sabato 26 novembre 2011

Essere donna.

Viviamo in un mondo sessista.
Dove il maschio la fa ancora da padrone.
Detta le regole. E le infrange.
E la donna è contraddistinta da "falsi miti". 
Dicerie create esclusivamente per screditarla.
Per non lasciarle quello spazio e quei ruoli di potere che tra una rivoluzione femminista e una maternità senza contributi si è duramente guadagnata.
Nonostante tutto però, esisto grandi verità
E grandi donne che continuano a negarle.
Parliamo ad esempio di SCARPE.
Non necessariamente stiletti tacco 30 con cui nemmeno una modella professionista riesce a camminare.
Parliamo di ballerine.
Rasoterra, comode come pantofole, delicate nei toni pastello, dall' allure grunge se piene di borchie.
Le mie ultime conquiste fanno parte dell'ultimo gruppo.
E sono meravigliose.
Ma mi fanno male. Un dolore lancinante ad ogni passo.
Però sono stupende quando sono seduta e tenendo i piedi "verso l'alto" riesco a far defluire tutto il sangue dalle mie estremità ferite e doloranti e magicamente loro, puri strumenti di tortura, diventano perfette.
Non è la prima volta.
E' l'ennesima dimostrazione che non sono le mie scarpe.
Nell'infinità di modelli che contraddistinguono il panorama modaiolo scarpifero moderno loro per me sono un tabù. E io mi ostino a comprarle. A convincermi che posso adattarle a me.
Ammorbidirle. Allargarle. Farle diventare magicamente ciò che non sono.
Un po' come con gli uomini.
Lo conosci, te ne innamori.
Magari non è perfetto per te. 
Ha quei difettucci che proprio non sopporti.
Ma pensi che riuscirai a plasmarlo. A renderlo l'UOMO IDEALE.
Ma non è così. Lui ai tuoi occhi sembrerà cambiato, ma sarà sempre rimasto lo stesso.
Sarai tu ad essere diversa.
Avrai accettato l'inaccettabile. 
Tenuto stretti i denti e sofferto.
Nonostante la pelle non sia poi così morbida.
Nonostante le dita rattrappite e accavallate l'una sull'altra nell'angusto spazio.
Essere donna è difficile.
Ma a volte siamo le prime a complicarci la vita.
E allora avanti con gli UGG, magari antiestetici e poco eleganti, ma morbidi e realmente confortevoli come pantofole.
"Ogni mattina una donna si alza e sa che dovrà correre più veloce dell'uomo." (cit. liberamente interpretata dalla sottoscritta)
Almeno mettiamoci scarpe comode.
E uomini adatti a noi.
Senza bisogno di nessuna aggiustatina.


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