giovedì 31 luglio 2014

A volte.

A volte bisogna semplicemente arrendersi.
All'indifferenza.
All'ironia della vita che da amore a chi non merita nulla se non pietà e compassione perché di umano ha solo le fattezze.
Alla rabbia dell'impotenza.
E prendere coscienza che il peggior nemico di noi stessi spesso siamo noi.
Che il karma arriva, ma a volte smarrisce la strada.
È la speranza, beh, quella è morta un bel po'di tempo fa. 

Altrimenti ogni mattina ti alzi con la speranza di un cambiamento che forse non arriverà mai.
E non guardi avanti.
E invece BISOGNA, senza se e senza ma, GUARDARE AVANTI.

Io di fare l'eroina con l'armatura d'acciaio mi sarei anche un po' scocciata.
#malmostositàacatinelle

martedì 22 luglio 2014

#eraquestalavitachesognavi

No, non era assolutamente questa la vita che sognavo.
Ritrovarmi con una laurea, un titolo e arrivare a fine mese tirando tutte le corde possibili e spesso senza soddisfazione.
Diventare mamma era il mio peggior incubo.
Assistere inerme ad un padre che si disinteressa completamente di suo figlio in certi momenti mi toglie anche l'ultimo filo di speranza.
Cercare di ricordarmi il sapore di un bacio perchè è così tanto, troppo, tempo che non ne ricevo uno, dopo che per una vita sono stata baciata.
E coccolata.
Ma ormai più di un anno fa ho fatto una scelta.
Incosciente.
Folle.
Libera e di libertà.
Ho scelto di essere me stessa al 100%.
Non puoi stare con una persona che ogni giorno cerca di cambiare le parti che più ami di te. Quello non è amore.
E 9 mesi fa, un altro bivio e sempre la strada più difficile.
La speranza, la fiducia, la comprensione, una pazienza infinita.
E un portone in faccia. Chiuso. Che non so come aprire.
Non è la vita che sognavo, ma ca***, permettimi l'eufemismo, affronto le sfide come una vera leonessa.
E sono io. In tutti i miei sbagli, difetti e momenti di insofferenza.
Coraggiosa, pazza e assolutamente disinteressata a ciò che pensano gli altri.
O mi si ama o mi si odia.
E Julian è..vabbè, lui è TUTTO.

P.S. E poi, andrà tutto bene..e il meglio deve ancora venire.

martedì 8 luglio 2014

#unmesedinoi

E' già passato un mese.
Anzi, a voler essere precisa, un mese e due giorni.
Il primo mesiversario del principino, il mio piccolo - che poi tanto piccolo non è - fasolino.
Di mesi, da quello splendido weekend di fine estate, ne sono passati molti di più.
Ma sembra ieri.
E' come se il tempo fosse volato, ma nello stesso tempo si fosse fermato a quelle 72 ore che hanno cambiato la mia vita. La NOSTRA vita.

"Cucciolo mio,
ho imparato a farti addormentare, cullandoti come facevo con la gattona quando ancora era piccola e socievole, nonostante gli occhi-cielo siano vispissimi e la sonnolenza da post-pappa sia quasi passata.
Primo tentativo. Ti appoggio.
Secondo tentativo. Ti appoggio e mi sgranchisco le braccia.
Terzo tentativo. 
Ti spalmi a pelle d'orso su di me, nonostante  il caldo da sciogliersi, sospiri e ti addormenti.
E quanto ti piace sentirmi cantare. 
Quando volti la testa"dura" verso di me e sorridi.
Ti piace davvero?!
Il repertorio ammetto non è dei più classici, ma vuoi mettere addormentarsi sui Pink Floyd?!
Devo solo dare una "rispolverata" alla memoria..se no sono sempre le solite due strofe.
E la colazione insieme. 
Alle 6 di mattina, quando la tua  pancina è piena, profumi di pulito e sul divano mi guardi mentre ballo come una "scema" e ti faccio ridere. 
Perchè decidi tu quando stare sveglio. E non piangi, non ti arrabbi, ma osservi.
Sai di latte. Sappiamo di latte. 
Sei tutto da mordere. Quando ti cambio e ti rilassi, mentre per me sono momenti di totale attenzione in modalità "scanso del getto alla Matrix".
Che buffa che sono.
Hai una mamma matta Julian.
Abbi pazienza e sopporta.
Oppure sorridi. E il mondo si ferma. E la mamma si scioglie.
Auguri #rughino mio
La tua mamma #ruga."

Alle tue foto, che mi hanno sempre parlato di te.
A quel bambino imbronciato, che chissà se è ancora arrabbiato con la vita per tutto ciò che è successo.
Alle coincidenze. 
Tu ci credi?!
All'amore per il proprio figlio che c'è e ci sarà sempre.